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La domesticazione del lupo Per addomesticazione o addomesticamento si intende in genere il processo attraverso cui una specie animale o vegetale viene resa domestica, ovvero abituata alla convivenza con l'uomo e al controllo da parte di quest'ultimo. Per molte specie, l'addomesticamento ha comportato notevoli mutamenti nel comportamento, nel ciclo di vita e addirittura nella fisiologia. Per estensione, si può parlare anche di addomesticamento di specie vegetali o di altri organismi; e il termine può essere anche applicato per intendere la trasformazione in "animale domestico" di singoli individui di una specie generalmente selvatica. L'addomesticamento è inteso comunque come un processo che l'uomo mette in atto scientemente per perseguire scopi propri (esclude quindi, per esempio, casi di simbiosi o altre relazioni indesiderate per l'uomo, come quello con i pidocchi o determinati virus). Gli scopi per i quali l'uomo addomestica una specie possono essere estremamente vari. Alcuni animali sono stati storicamente addomesticati per essere usati come mezzo di trasporto di persone o cose (cavallo, asino, dromedario, elefante); altri per essere usati come cibo (vedi allevamento); altri per ricavarne materiali pregiati (per esempio la lana dalle pecore o la seta dai bachi); altri semplicemente per intrattenimento o compagnia; ma questo elenco di motivazioni non è certamente esaustivo. Nella maggior parte dei casi, l'addomesticamento di una specie persegue più di uno scopo; un esempio fra tutti è quello del cane, originariamente aiutante nella caccia e nella protezione della casa, in seguito usato come animale da compagnia ma anche con moltissimi scopi specifici (si pensi ai cani da tartufi, cani antidroga e ai cani guida per non vedenti). Concetto correlato all'addomesticamento è l'addestramento, che pur implicando ancora un controllo da parte dell'uomo, ha significato più specifico (addestrare un animale a fare qualcosa) e non implica necessariamente l'abitudine alla convivenza dell'animale con l'uomo. C'è un dibattito tra la comunità scientifica su come funzioni il processo di addomesticamento. Alcuni ricercatori danno credito alla selezione naturale, dove mutazioni al di fuori del controllo umano rendono alcuni membri di una specie più compatibili con le coltivazioni umane o con la vita domestica. Altri hanno mostrato che una selezione controllata attentamente è responsabile di molti cambiamenti collettivi associati con l'addomesticamento. Queste categorie non sono mutualmente esclusive e sembra che la selezione naturale e quella artificiale abbiano entrambe giocato un ruolo nel processo di addomesticamento durante i secoli. L'addomesticamento del grano dà un esempio di come la selezione naturale e le mutazioni possano giocare un ruolo chiave nel processo. Il grano selvatico cade a terra per riseminarsi da solo quando matura, ma il grano domestico rimane sullo stelo quando è maturo. C'è prova che questo cambiamento critico avvenne come risultato di una mutazione casuale all'inizio della coltivazione del pane. Il grano che presentava questa mutazione divenne molto più utile agli agricoltori e divenne la base per le varietà addomesticate di grano fin da allora prodotte. L'esempio del pane ha condotto alcuni a pensare che le mutazioni possano essere state le base per altri processi di addomesticamento. Alcuni credono che una mutazione rese i lupi meno cauti con gli uomini. Questo permise a questi lupi di cominciare a seguire gli uomini per ricercare il cibo nei loro rifiuti. Probabilmente si sviluppò una relazione di tipo simbiotico tra gli uomini e questa popolazione di lupi. I lupi beneficiarono dei resti di cibo degli uomini, e gli uomini trovarono che i lupi potevano avvisarli di nemici che si avvicinavano, aiutarli nella caccia, fornire calore o aumentare la loro scorta di cibo. Evolvendosi la relazione, gli uomini cominciarono a crescere i lupi e generare i tipi di cane che oggi conosciamo. Tuttavia, alcuni ricercatori mantengono l'idea che la selezione artificiale spieghi meglio, invece delle mutazioni o della selezione naturale, come funzioni il processo di addomesticamento. Alcuni degli esempi meglio conosciuti in favore della selezione artificiale vengono dagli esperimenti dello scienziato russo Dmitri Belyaev negli anni '50. Il suo team spese molti anni a selezionare la volpe rossa e scegliendo solo gli individui che mostravano meno paura verso gli uomini. Alla fine la squadra di Belyaev scelse solo quegli individui che mostravano il comportamento più positivo verso gli uomini. Alla fine ebbe una popolazione di volpi il cui comportamento e aspetto era cambiato significativamente. Queste volpi non mostravano più paura degli uomini che spesso scuotevano le loro code e leccavano i loro allevatori umani per mostrare loro affetto. Nonostante il successo di questo esperimento è chiaro che una selezione artificiale non sempre porta ad un addomesticamento. Tentativi di addomesticare vari tipi di animali selvatici sono continuamente falliti. La zebra è un esempio. Il processo storico di addomesticamento degli animali selvatici non può essere pienamente spiegato con un solo principio. La combinazione della selezione naturale ed artificiale ha giocato un ruolo nell'addomesticamento delle varie specie venute a stretto contatto con l'uomo durante i millenni. Secondo il fisiologo Jared Diamond, le specie animali devono possedere i seguenti requisiti per poter essere addomesticate:
A causa dell'importanza dell'agricoltura per la specie umana, l'addomesticamento delle piante è persino più importante di quello degli animali. Le prime piante furono addomesticate nel 9000 a.C. nella Mezzaluna fertile in Medio Oriente. Il Medio Oriente era particolarmente indicato per queste specie; il clima secco estivo conduceva all'evoluzione di piante annuali a grandi semi, e la varietà delle altitudini portò ad una grande varietà di specie. Non appena l'addomesticamento prese piede, gli uomini cominciarono il loro passaggio da società di caccia e raccolta a società stanziale agricola. Questo cambiamento avrebbe infine portato, 4000 o 5000 anni dopo, alle prime città-stato e all'avvento della civiltà stessa. Il confine tra la popolazione degli elefanti selvatica e domestica, per esempio è vago. Ciò è dovuto alla loro lenta crescita. Simili problemi di definizione si trovano, ad esempio, quando i gatti domestici diventano selvatici. Un sistema di classificazione che possa aiutare a risolvere questa confusione può essere questo, presentato secondo un grado di addomesticamento crescente:
Questo sistema di classificazione non tiene conto di varie complicazioni: organismi geneticamente modificati, popolazioni rinselvatichite, e l'ibridazione. Molte specie che sono allevate sono adesso geneticamente modificate. Ciò crea una categoria unica poiché altera gli organismi come gruppo, ma in un modo diverso dal tradizionale addomesticamento. Gli organismi rinselvatichiti sono membri di una popolazione che una volta cresceva sotto il controllo dell'uomo, ma ora vive e si riproduce al di fuori del controllo dell'uomo. Esempi includono mustangs, i mufloni sardi e corsi e probabilmente il dingo Australiano. Gli ibridi possono essere selvatici, addomesticati, o entrambi: una ligre è un ibrido di due animali selvatici, un mulo è un ibrido di due animali domestici, e un beefalo è un incrocio tra un animale domestico e uno selvatico. Esiste una grande differenza tra un animale domato e un animale domestico. Il termine "domestico" si riferisce ad un'intera specie o varietà mentre il termine "domato" può riferirsi a un solo individuo in una specie o varietà. L'uomo ha domato molte migliaia di animali che non sono mai stati davvero addomesticati. Sono inclusi l'elefante, la giraffa, e l'orso. C'è un dibattito se alcune specie sono state addomesticate o solo domate. Alcuni affermano che l'elefante è stato addomesticato, mentre altri pensano che il gatto non lo sia mai stato. Una linea di demarcazione è se un individuo nato da parenti selvatici ho un comportamento diverso da uno nato da genitori addomesticati. Per esempio un cane è certamente domestico perché anche un lupo (geneticamente l'origine di tutti i cani) allevato da cucciolo sarebbe molto diverso da un cane. Il primo animale domestico conosciuto sembra essere il cane, addomesticato circa nel 14000 a.C., presso le popolazioni di cacciatori-raccoglitori, in diverse località: Europa settentrionale e qualche migliaio di anni dopo in Asia nord-orientale. I processi di addomesticamento e la distribuzione delle specie domestiche furono entrambi radicalmente influenzati dallo stabilirsi di un contatto regolare tra gli Emisferi Orientale e Occidentale seguendo i viaggi di Cristoforo Colombo. Ciò portò improvvisamente all'aumento della trasmissione di organismi tra gli emisferi Orientale e Occidentale e se ne parla come Columbian Exchange. Sito consigliato: http://www.wikipedia.org
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