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Alimentazione del Cane Lupo di Saarloos

alimentazione del Cane Lupo di Saarloos


Il Cane Lupo di Saarloos è un cane che presenta delle particolarità anche nella sua alimentazione e nel suo fabbisogno nutrizionale. Data la sua tendenza alla voracità e alla continua ricerca di cibo, il proprietario di un Saarloos deve saper prendere le giuste precauzioni nel somministrare la dieta indicata al suo soggetto.
Oggi esistono tantissime tipologie di mangimi commerciali confezionati che è divenuto molto difficile la scelta del giusto prodotto. Anche gli "addetti ai lavori" come gli allevatori, a volte non hanno idea del bilanciamento nutritivo necessario per i soggetti che alleva, poiché questo fabbisogno cambia e dipende da diversi fattori, tra cui l'età, il clima (le stagioni), l'ambiente nel quale l'animale vive e anche, cosa di non poca importanza, la razza.
Il Cane Lupo di Saarloos è un cane che tende all'incalorimento e quindi è da evitare un eccessivo apporto proteico e di grassi. I mangimi secchi convenzionali per questa razza sono l'ideale, ma non bisogna mai eccedere, quindi mai oltrepassare la sua dose giornaliera consigliata. E' consigliabile per questa razza l'impiego di un tipo di mangime "sensibile", cioè con un apporto calorico moderato.
Essendo un cane molto attivo, il C.L. di Saarloos, ha purtroppo anche la tendenza a perdere facilmente peso, aspetto negativo per gli allevatori che partecipano alle esposizioni cinotecniche, nelle quali i soggetti devono sempre mantenere un certo peso forma. Il "trucco" è trovare la dose giusta da somministrare quotidianamente ai propri C.L. di Saarloos, che non comporti incalorimenti o apporti troppo elevati, ma che allo stesso tempo, sia sufficiente al loro sostentamento.

Per la dieta del Saarloos può essre provato anche una "alimentazione casalinga", quindi a base di carne, riso (o altri generi di carboidrati) e verdure; c'é da considerare però che questa è molto difficile da saper razionalizzare in modo che apporti il giusto grado di ptoteine e grassi, quindi in sostanza un allevatore di questa razza troverà più facile e più vantaggiosa un tipo di alimentazione fondata sui mangimi secchi.

Tipologie di mangimi secchi :

  • Tipo “puppy” sono specifici per i cuccioli perché contengono maggiori percentuali di calcio, proteine e vitamine per garantire un completo e corretto sviluppo della massa muscolare e scheletrica.
  • Tipo “premium” hanno un alto contenuto proteico (oltre il 25%) e sono indicati per i cani che svolgono un’intensa attività fisica e per le femmine in allattamento.
  • Tipo “regular” o “standard” (quota proteica dal 22 al 25%) sono indicati per i cani che svolgono un’attività fisica media - normale e costituiscono quindi un mantenimento per il cane adulto.
  • Tipo “light” (a basso contenuto proteico, inferiore al 22%) sono indicati per i cani giovani ma sedentari, con problemi di peso e per il cane anziano.
Esistono anche i mangimi umidi (ossia le cosiddette scatolette), che sono solitamente più appetibili di quelli secchi ma sono costituiti per la maggior parte da acqua: quindi per ottenere un pasto paragonabile ad una determinata quantità di secco occorre almeno il doppio del mangime umido; questo comporta un innalzamento dei costi che, in un cane di taglia medio grande, non può essere certo sottovalutato. Quando la dose è corretta, il mangime umido può mantenere il cane in perfetta salute esattamente come quello secco.
In entrambi i casi, però, bisogna stare molto attenti alla qualità perché ci sono mangimi e mangimi e purtroppo, a minor prezzo, corrisponde immancabilmente qualità inferiore.
Crocchette e biscotti grandi e duri aiutano a sviluppare il morso ed aiutano a tenere lontano il tartaro; i biscottini di piccole dimensioni invece possono essere usati come premio durante l’addestramento. Teniamo comunque presente che anche questo è cibo, quindi se diamo molti premi è opportuno diminuire un po’ la razione giornaliera di mangime; in ogni caso, vanno somministrati al di fuori del normale pasto. Gli ossi di pelle di bufalo hanno la stessa funzione dei biscotti duri ma vengono consumati più lentamente ed hanno quindi lo scopo di tenere occupato il cane per parecchio tempo. Questi prodotti sono sconsigliabili però perché potrebbe essere ingeriti pezzi interi di questi a svantaggio della regolare digestione e quindi possono verificarsi episodi perisolosi.

Dopo aver analizzato questi concetti fondamentali è opportuno spendere qualche parola sul cibo casalingo. Molti padroni ancora oggi optano per questa soluzione anche se c’è da dire che difficilmente in casa si riesce a preparare una razione equilibrata e completa come quella garantita dai cibi industriali. Ma se proprio non si riesce ad abbandonare quest’abitudine, ecco qualche utile consiglio per preparare al meglio una pappa coi fiocchi.
Principalmente un pasto preparato in casa dovrà contenere proteine sotto forma di carne (bianca o rossa), carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno essere sostituite una o due volte la settimana da quelle del pesce, delle uova o del formaggio (possibilmente magro). Vediamo ora uno ad uno gli alimenti citati sopra:

Carne: la carne è davvero la base dell’alimentazione del cane ma, pur essendo molto nutriente, deve essere integrata ad altri alimenti. Quella di manzo è eccellente per il suo alto contenuto di ferro e di varie sostanze minerali. La carne troppo magra è da evitare; i pezzi misti sono sicuramente la scelta migliore. Non è invece consigliabile la carne di maiale, sia cruda che cotta. Qualsiasi tipo di carne deve essere bollita in acqua per almeno due minuti prima di essere servita; ai cani giovani è preferibile darla tritata, a quelli adulti a pezzi.

Pesce: è un buon alimento dato che contiene moltissime proteine. Non deve mai essere servito crudo e deve essere completamente pulito dalle spine. Il pesce è raccomandato soprattutto nell’alimentazione dei cuccioli e saltuariamente anche nei soggetti adulti; va somministrato saltuariamente perché altrimenti diventa inappetibile dai cani, se questo viene integrato nella dieta tutti i giorni.

Ossa: di tanto in tanto devono essere date al cane soprattutto se cucciolo, per favorire la dentizione e la pulizia dei denti. Sono da preferire le ossa di manzo (in particolare le ossa delle ginocchia).

Latte e derivati: il latte contiene moltissimo calcio e quindi per i cuccioli è un alimento indispensabile. La sua digeribilità tuttavia risulta difficile per la maggior parte dei cani che, dopo le prime settimane di vita, perdono la lattasi, enzima che permette la digestione del latte. Il formaggio è un valido supporto proteico e di calcio; sono da preferirsi i formaggi a pasta dura.

Uova: quelle di gallina sono molto indicate sia crude che cotte; se somministrate crude è consigliabile togliere l’albume. Il tuorlo può essere invece servito una o due volte la settimana.

Cereali: rappresentano una delle migliori componenti della razione quotidiana del cane. Essi contengono infatti moltissime proteine, vitamine, grassi e minerali. Se si servono sotto forma di riso o pasta, bisogna farli cuocere molto. A cottura avvenuta separatamente dalla carne, si dovrebbe buttare via l'acqua di cottura e sciacquare i cereali cotti, in modo da eliminare tutto l'amido, polisaccaride indigeribile ai cani. I fiocchi di mais, avena e segale invece sono facilmente digeribili ed apportano molte calorie.

Frutta e verdura: le verdure sono una fonte naturale di vitamine; in particolare le carote sono eccellenti per il cane, meglio appena sbollentate perché contengono vitamine termolabili e idrosolubili e a questo proposito, è importante conservare la loro acqua di cottura, mantenendo così la quota minerale. Nelle verdure l’apporto di zuccheri è scarso, quello di grassi è pari a zero e devono rappresentare il 10-15% della dieta totale. Tra le verdure sono da evitare in grosse quantità quelle ricche in acido ossalico (spinaci, bietole, cicorie, lattughe) che in parte fissano il calcio a livello intestinale rendendolo difficile per l'assorbimento e predispongono l'apparato urinario alla comparsa di calcoli. Sì a tutta la frutta di stagione se gradita dall’animale.

A discrezione del proprietario sono vietati gli avanzi della nostra tavola; fate comunque attenzione a non dargli in particolar modo cibi speziati, piccanti e con condimenti. Anche i dolci sono banditi dalla dieta del cane: la cioccolata è pericolosissima! (3-4 etti possono addirittura uccidere un soggetto giovane).
L'acqua non deve mancare mai; deve essere sempre a disposizione accanto alla ciotola dell'alimento; va sostituita molto spesso per essere sempre fresca e pulita, dove è possibile, meglio se è corrente.

Il numero delle razioni giornaliere

I cuccioli, dopo lo svezzamento, devono mangiare 4 volte al giorno, dopodiché si potrà passare gradatamente a 3 e in seguito a 2 nell'età adulta. In quest'ultimo caso però è consigliabile che tra un pasto e l'altro trascorrano circa 8 ore, per consentire una più completa digestione; una regola suggerisce di considerare un pasto come importante e principale mentre l'altro più leggero tanto per evitare l'insorgere dello stimolo della fame. I supplementi, se necessari, si dovranno considerare parte integrante della dose giornaliera. I premi educativi saranno alimenti (croccantini o biscotti) molto appetibili e comunque sempre diversi da quelli forniti durante i pasti.

Le dosi da somministrare nella razione

Per quanto riguarda gli alimenti pronti, è importante attenersi scrupolosamente alle quantità consigliate sulla confezione, avendo cura di aumentarle o diminuirle in ragione dell'attività fisica del cane e dell'esigenze della razza.
Per una alimentazione casalinga, è possibile calcolare la quantità in funzione della reale necessità che il cane ha di alimentarsi. L'intervento deve avvenire sul pasto principale: l'alimento deve essere già conosciuto ed apprezzato dal cane.

Osservando coscientemente la ciotola a fine pasto, ti sarà possibile capire anche lo stato di salute del tuo cane.

Dopo che il cane ha concluso il pasto e abbandonato la ciotola, indipendentemente dalle condizioni in cui l'ha lasciata, deve essere pulita, lavata e rimessa in posizione in attesa del pasto successivo. Evita di lasciare la ciotola con residui di cibo, il cane potrebbe essere indotto a mangiare fuori pasto, non per necessità ma magari per noia, favorendo cattive digestioni e obesità.
Se il cane dorme all'esterno, è necessario aumentare le quantità durante l'inverno e diminuirle d'estate, per il cane che vive prevalentemente in casa, le quantità possono essere costanti in ogni stagione. Il tuo veterinario sarà il punto di riferimento per stabilire se le quantità e la qualità del cibo che stai fornendo sono adatte o vanno opportunamente variate.

Alcune importanti regole da rispettare

Somministrare i pasti a orari fissi e regolari, nella stessa ciotola e nel medesimo luogo, possibilmente tranquillo e appartato, senza disturbarlo mentre mangia. Alcuni alimentaristi suggeriscono di lasciare l'alimento (secco) a disposizione; non discutiamo la validità del sistema a livello nutritivo, riteniamo però che, per una educazione non solo alimentare, sia necessario e opportuno fornire le giuste quantità di alimento in occasione dei pasti previsti. Mai lasciare residui di alimento umido a fine pasto, potrebbe ossidarsi o essere inquinato da agenti atmosferici o da insetti; lavare la ciotola e rimetterla in posizione pulita in attesa del pasto successivo. Per evitare che possa accettare alimenti da sconosciuti, è preferibile che siano solo e soltanto i componenti della famiglia a fornirgli i pasti; a turno tutti devono fornirgli il pasto per un buon equilibrio sociale del gruppo.
Se il cane non mangia o mangia mal volentieri, non lasciare mai la ciotola a disposizione fino al giorno successivo, ma toglierla entro pochi minuti, in modo che il cane capisca che deve mangiare quando questa viene messa a sua disposizione. In questo modo si andrà a creare un "equilibrio" per il quale il cane o i cani, sono stimolati a mangiare subito e velocemente; in questo modo, se ben abituato, nei casi in cui il soggetto non mangi con voglia, il proprietario deve subito insospettirsi e approfondire la causa, che può essere dovuta ad un problema.

Il proprietario di un Saarloos deve sempre e comunque informarsi e leggere l'analisi chimica dei prodotti che acquista, accertandosi che l'alimento abbia tutti i requisiti richiesti e sia valido per i suoi soggetti.

a cura di Federico Vinattieri

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