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Progetto "Conservazione di lupo e orso nei nuovi Parchi centro-appenninici"
Conservazione di lupo ed orso nei nuovi parchi appenninici

Progetto conservazione del lupo e dell'orso

Legambiente è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia con 1.000 gruppi locali, 20 comitati regionali, oltre 110.000 tra soci e sostenitori. Ha realizzato iniziative di volontariato ambientali che coinvolgono centinaia di migliaia di persone e svariate campagne di informazione e sensibilizzazione. Negli ultimi 10 anni l’impegno e l’azione politica di Legambiente hanno significativamente toccato i temi della conservazione della natura, considerati componenti essenziali per uno sviluppo di qualità, fino alla costruzione del sistema nazionale delle aree protette con grandi progetti riguardanti gli Appennini, le Alpi, le Coste Italiane protette, la Pianura Padana dai quali ha preso vita il Programma strategico della REN – Rete Ecologica Nazionale.

Perché questo Progetto

Il lavoro svolto in questi anni dalla Direzione per la Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in Italia si è incentrato sullo sviluppo ed il rafforzamento delle politiche di sistema, a partire dall’importante ruolo di coordinamento nel progetto APE – Appennino Parco d’Europa e nella Rete Ecologica Nazionale. Questo importante lavoro è uno dei più significativi progetti Life Natura, co-finanziati dalla Commissione Europea, ponendo l’attenzione alle dinamiche di sistema e alla centralità delle aree protette quali attori protagonisti della conservazione della natura. E’ quanto avvenuto con il progetto Life Natura “Conservazione di lupo e orso nei nuovi Parchi centro-appenninici”, sperimentando e verificando una visione innovativa delle politiche di conservazione delle aree protette in Italia. Lo studio è stato finalizzato al censimento di habitat e specie di interesse comunitario nei Parco Nazionale dei Monti Sibillini, del Gran Sasso- Monti della Laga e della Majella.

Il Progetto "Conservazione di lupo e orso nei nuovi Parchi centro-appenninici"

Con questo progetto Legambiente ha realizzato azioni di protezione di queste due specie ad ampia home range, che hanno avuto l’importante funzione di individuare una trama di reti e di connessioni fisiche, ecologiche e funzionali. Si è così sperimentata sul territorio questa innovativa strategia di conservazione e sviluppo, identificandone le situazioni, i luoghi e i soggetti che concretamente costituiscono la REN (Rete Ecologica Nazionale).
Nell’arco dei quattro anni di progetto (dal 1988 al 2001) si è lavorato agli obiettivi di conservazione stabile e a lungo termine delle popolazioni di lupo ed orso nell’Appennino Centrale e di gestione e attenuazione dei conflitti con le attività antropiche, intervenendo su tutte le componenti inerenti la conservazione.
Il lavoro si basa su solide basi conoscitive, in stretto rapporto con gli enti di gestione dei tre Parchi Nazionali coinvolti con le Amministrazioni locali.
Attività concrete svolte sono ad esempio l’individuazione delle aree più idonee alla conservazione di lupo e orso e delle possibili zone di connessione tra esse, permettendo alle due specie di muoversi ben oltre i confini del singolo SIC (Siti di Importanza Comunitaria) o Parco.
Per mantenere e riqualificare i corridoi di connessione individuati a favore della mobilità di lupo ed orso gli interventi sono stati rivolti ad incrementare le risorse alimentari disponibili, allestendo depositi di mele lungo le zone interessati e immettendo caprioli, una delle prede naturali del lupo.
Queste azioni hanno anche la finalità di ridurre l’ostilità da parte della popolazione nei confronti di lupo ed orso, per diminuire la frequenza dei danni che questi provocano al bestiame domestico, facile preda in mancanza di prede naturali disponibili. Altro elemento fondamentale è fornire agli allevatori dei cani mastini abruzzesi addestrati alla difesa delle greggi e allestire recinzioni elettrificate per la protezione delle greggi allo stazzo.
Inoltre la creazione di questi strumenti viene rivolta al miglioramento della conduzione della vita pastorale per una più semplice convivenza con la presenza territoriale di lupo ed orso. Inoltre si è provveduto ad una idonea recinzione delle discariche di rifiuti solidi urbani, vicine ai centri abitati, per impedire possibili conflitti tra tali animali, spesso alla ricerca di cibo, e gli abitanti dei centri urbani.
Parallelamente è stata realizzata una campagna di monitoraggio e controllo, ed anche di informazione sul fenomeno del randagismo, scoprendo come molti danni attribuiti al lupo siano invece da imputarsi ai cani randagi. Anche un’attività di comunicazione e responsabilizzazione dei cittadini è stata realizzata con una serie di seminari nelle scuole con una serie di mostre itineranti con un interessante coinvolgimento delle classi.

 

 

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