Un Comune con il nome di "San Lupo"
Foto di Lorenzo Ferrara
San Lupo è un comune di poco più di 800 abitanti della provincia di Benevento. Dista dal capoluogo di provincia circa 30 Km.
Deve l'origine del suo nome al vescovo francese San Lupo di Troyes, molto probabilmente per essere stato possesso dell'antico Monastero dei SS Lupolo e Zosimo sorto in Benevento nel 837. Sotto i Normanni fu feudo demaniale; sotto gli Svevi tornò al monastero dei SS Lupo e Zosimo, quindi passò al Capitolo Metropolitano di Benevento, sotto la giurisdizione episcopale di un Vicario Capitolare. Fu dato poi a casa Caracciolo, e nel 1506 alla famiglia Carafa fino alla fine della feudalità.
Fu nella provincia di Principato Ultra fino al 1811. Nella famosa rivoluzione di Masaniello del 1647, essendosi sollevati gli abitanti di Casalduni che ne assalirono il castello e ne imprigionarono il feudatario, ferendo molti armigeri, il Vicario di San Lupo alla testa di una compagnia di soldati sottomise quel paese ribelle. Il 5 giugno 1688 fu distrutto da un immane terremoto Proclamato comune del Molise, divenne nel 1861 parte del mandamento di
Pontelandolfo nel circondario di Cerreto nella Provincia di Benevento. Ha avuto un certo rilievo durante il periodo del brigantaggio. Gli abitanti del luogo si chiamano Sanlupesi.
Il torrente delle Janare
La provincia di Benevento è famosa come la "terra delle Streghe, delle Janare, che secondo la leggenda, si riunivano nei pressi di un noce per i loro riti sabbatici. A San Lupo si trova il torrente delle Janare, attraversato da un ponte in pietra. Vi si raccontano ancora leggende del medioevo. Vicino al torrente, dopo una notte di sfrenati riti sabbatici, fu rinvenuta una neonata, che recuperata fu adottata da una coppia che non aveva figli. Divenuta
signorina, nel pascolare il suo gregge, fu oggetto di attenzione da un maturo signore, proveniente dal vicino castello di Limata. Questi però, rifiutato dalla fanciulla, sparse la voce di averla veduta compiere pratiche demoniache, provocando in tal modo la reazione del popolo che congiurò, affogandola in una pozza d'acqua del torrente. Il corpo non fu mai ritrovato, trascinato da un vortice nelle profondità. Qualche tempo dopo l'accaduto, molti giurarono di aver visto una ragazza nuda danzare sulle rocce del torrente e tuffarsi nel momento in cui qualcuno avesse tentato di avvicinarla. Tanti secoli dopo, un giovanetto discendente dalla famiglia dell' anziano signore di Limata fu attratto da quella apparizione e, una notte vedendo la ragazza tuffarsi, la seguì ed il suo corpo non fu mai ritrovato.